Eh sì….i primi increduli sono proprio i giovani del Canoe Rovigo!
Una squadra che doveva giocare in serie B e che è stata ripescata grazie alla rinuncia della Canottieri EUR, con una giovanissima età media (equilibrata dai senatori Enzo Martinello e Mauro Bevilacqua), non aveva particolari aspettative, solo una gran voglia di giocare dopo tanti mesi ad allenarsi in regime Covid, tra mille divieti e difficoltà.
E invece i nostri se la sono giocata alla pari contro avversari blasonati e molto più maturi come si è ben visto.
Rovigo, 1 e 2 Maggio, in una Piscina Comunale svegliata appositamente dal letargo, Campionato Nazionale di canoa polo, serie A1 nord, il primo dei quattro tornei della stagione.
La prima la si vince al tavolino perché l’Idroscalo Milano purtroppo non riesce a prendere parte al torneo perché decimata da quarantene e infortuni (e a proposito agli amici lombardi vanno tutti i nostri auguri e un arrivederci sui campi di gara!)
Ci spettano tre partite contro squadre che godono dei favori della vigilia per la promozione in serie A.
Prima avversaria Trieste, che ha un inizio implacabile, due errori della difesa due reti in 5 minuti. I nostri traballano ma poi fanno ricorso a quanto acquisito in allenamento e comincia una rimonta passo per passo, fatta di muri difensivi e azioni corali in attacco che portano in rete Pawel Kruc’ (2 volte), Manuel Altafin e Matteo Moschetta. Finisce 4-2 con i nostri per l’appunto increduli, qualche sorriso tirato perché ancora in trance agonistica.
La domenica si comincia con i quotatissimi del Torino che annoverano i fratelli Moschetti, già nazionali. Questa volta partiamo concentratissimi, con Enzo Martinello e Mauro Bevilacqua chiamati a infondere con la loro esperienza il giusto approccio. Cerchiamo di resistere al ritmo incalzante dei piemontesi ma purtroppo dopo 4 minuti un’ingenuità ci penalizza con un rigore. In porta la nostra fuoriclasse Maddalena Lago aspetta il tiratore. L’allenatore Andrea Donzelli ci crede, allerta i suoi di tenersi pronti allo scatto per recuperare il pallone che sarà parato, e così è! Magia di Maddalena e la porta è salva. Il Torino la prende male, i nostri benissimo e cominciano a macinare il gioco offensivo che porta Moschetta e Kruc’ in rete. L’euforia viene raffreddata da un goal di Torino ma solo temporaneamente perché la nostra Lago è dotata di un tiro potente e lo dimostra fulminando il portiere avversario. Si va al riposo sul 3-1 ma anche con una espulsione temporanea di due minuti comminata a pochi secondi dalla fine a Moschetta per un fallo tecnico veniale.
Il secondo tempo inizia come era prevedibile con Torino a pressing che cerca di sfruttare la supremazia numerica ma i nostri passano indenni il periodo senza subire particolari pericoli. Rientra Moschetta e Torino aumenta l’intensità del gioco con Rovigo che comincia a rilassarsi troppo. Rovigo gioca la carta Mazzanti, giovane promessa dell’U21, lanciata in campo per cercare di dare ordine e incisività alla manovra di attacco ma non è sufficiente; Rovigo paga il conto dell’inesperienza e concede a Torino di accorciare e infine, a 2 minuti dal termine, di raggiungere il pareggio.
Infine la giornata si chiude contro il Polesine, una squadra che aveva fallito la promozione per un pelo nell’ultima stagione, che ha schierato giocatori molto esperti alcuni dei quali nel giro azzurro. Rovigo è sceso in campo rispettoso della superiorità preannunciata ma deciso a giocarsela.
E infatti comincia una bagarre che si disputa con grandi toni agonistici ma anche con estrema correttezza, tanto è che alla fine ci saranno solo un’ammonizione verde per parte.
A metà del primo tempo Polesine sigla la prima rete e Rovigo comincia a traballare. Poco dopo un’altra banalità difensiva costa un rigore al Rovigo. Ancora Lago concentratissima sui pali riesce a parare, non è un caso che venga definita uno dei portieri più forti al mondo. Al che il Rovigo riprende coraggio e con Super-Pawel-Kruc’ sigla il pareggio.
Il secondo tempo inizia in equilibrio e Rovigo conquista molti palloni in difesa ma li spreca tutti con passaggi imprecisi ed azioni affrettate. Polesine fa valere il peso dei propri incursori che riescono ad aprire un varco al centro che facilità il goal del vantaggio. Rimangono le ultime azioni, ma gioventù non fa rima con cinismo a ancora fretta ed imprecisione impediscono a Rovigo di provarci davvero e la partita finisce sull’1-2.
La Classifica vede tre squadre a 9 punti (Bologna, Cagliari e Polesine) e subito dietro Rovigo e Torino con 7.
Niente male per dei pivellini vero? E infatti riceviamo molti complimenti dai tecnici.
Insomma, qualche rammarico ma anche tanto orgoglio per aver potuto giocare alla pari contro i “big”.
LA FORMAZIONE SCESA IN CAMPO
MADDALENA LAGO: ha impostato la preparazione puntando i Mondiali di Ottobre ma solo all’80% della forma fa la differenza in porta ma anche in attacco. Con un pelo di fiducia in più sul suo tiro si sarebbe tolta qualche altra soddisfazione. Vince il titolo di Saracinesca assegnato al portiere del torneo con migliori statistiche.
EDOARDO MARANGONI, nominato capitano, ha dovuto combattere soprattutto con l’emozione dell’esordio e della responsabilità. Donzelli gli ha completamente cambiato l’approccio difensivo che deve ancora elaborare. In attacco è un giocatore completo, dovrà credere maggiormente nel suo tiro per sfruttare le occasioni che gli si offrono.
PAWEL KRUC’ è una forza della natura, lo sanno tutti e anche lui. Ha fatto dei goal impressionanti per potenza. In difesa stesso discorso fatto per Edoardo, appena riuscirà a elaborare il cambiamento saranno seri guai per gli avversari.
MANUEL ALTAFIN vince il titolo Flash vincendo tutte le palle al centro. In difesa svolge un superbo lavoro di tamponamento e recupero palla, in attacco deve migliorare i tempi delle sue incursioni e dopo sarà ancora più determinante.
MATTEO MOSCHETTA pur partito in ritardo con la preparazione per infortunio ha svolto un torneo estremamente inteso dal punto di vista muscolare. Ha lentamente saputo migliorarsi in difesa in un crescendo continua. In attacco ha segnato degli ottimi goal; il suo obiettivo futuro è proporsi maggiormente in posizioni variabili per sfruttare il suo talento di canoa e di tiro.
VERONICA MAZZANTI è la ventenne della nazionale U21 chiamata a giocare contro maschi esperti e atleticamente più forti. Ha risposto da par suo, con tecnica di canoa e acume tattico xgarantendo anche nei momenti di difficoltà la freschezza di cui Rovigo aveva bisogno. Dotata di gran tiro non ha avuto la possibilità di piazzarla in porta, ma ci sarà l’occasione.
ENZO MARTINELLO ha garantito esperienza e difesa serrata nei momenti più difficili, lanciando poi l’impiego dei compagni più inesperti. Prezioso il suo apporto tattico anche fuori dal campo per il rispetto conquistato negli anni.
MAURO BEVILACQUA è il grande artefice della squadra, avendo coltivato tutti i giocatori sin da quando erano bambini. Ne conosce profondamente pregi e difetti e sa come spingerli e motivarli in ogni fase d’azione.